San Carlo
Anche a Colmegna il passaggio di San Carlo fu vissuto nel clima di generale esaltazione
La dabbenaggine, chissà perché, era troppo spesso attribuita a quelli di Curiglia,
La gente di Curiglia, prima di intraprendere un viaggio si raccomandava sempre alla protezione di S. Carlo,
Mi ero addormentato sul divano davanti alla televisione, ipnotizzato da un film di una noia indicibile.
«Maledizione! mi si è staccato un bottone dalla giacca del mio tailleur, proprio adesso che sto per uscire e sono anche in ritardo!».
Suggestiva e misteriosa Casa Rachelli, ora Casa Mauri, nel cuore del vecchio borgo
Ma che intenzioni avevano quelle due donne che dal suo arrivo in paese sembravano essere diventate le colonne portanti della chiesa di S. Vittore?
Serata plumbea e piovigginosa, una di quelle in cui ti senti strappare l’anima dal di dentro, oppresso da una malinconia mortale.
Dalla frazione Trezzino, attraverso una scalinata, contrassegnata da tredici cappelle della via crucis,
Pedrin era il primo di una nidiata di dodici marmocchi, cresciuti all’ombra della grande casa
La chiamavano «Madame Pompadour»: aspetto matronale, portamento altero, grandi occhi, quasi……