Negli anni dell’immediato dopoguerra la gente sente l’esigenza di scrollarsi di dosso quel senso di angosciosa apprensione per un futuro incerto e senza sbocco.
Rinascita a nuova vita
Si riaprono le balere e si riscopre la gioia dello stare insieme per far musica.
Anche a Colmegna nasce un’orchestrina in piena regola, capace di rallegrare i momenti significativi del paese come gli addii al nubilato o al celibato, le feste di compleanno e le frugali cene di combattenti e reduci presso il Miralago e il Grotto.
Ne facevano parte il Diego Luini col suo violino e la chitarra, il Pino Mauri col contrabbasso, il Giuanìn Pavesi di Pezzalunga e il Gusto Passera con la fisarmonica.
Il Gusto peraltro, pur essendo sordo, non sbagliava una nota. Una ritrovata serenità dopo la tempesta di una guerra spaventosa che aveva lasciato dietro di sé lutti e livore.