Storia di Sberlotti
Sberlotti, dunque, entrando a scuola al mattino, non aveva certamente l’abitudine di tenere le mani in tasca.
Sberlotti, dunque, entrando a scuola al mattino, non aveva certamente l’abitudine di tenere le mani in tasca.
Fu così che una mano,
rimasta per sempre ignota, misteriosamente, con pervicace determinazione,
La dabbenaggine, chissà perché, era troppo spesso attribuita a quelli di Curiglia,
Mi ero addormentato sul divano davanti alla televisione, ipnotizzato da un film di una noia indicibile.
«Maledizione! mi si è staccato un bottone dalla giacca del mio tailleur, proprio adesso che sto per uscire e sono anche in ritardo!».
Ma che intenzioni avevano quelle due donne che dal suo arrivo in paese sembravano essere diventate le colonne portanti della chiesa di S. Vittore?
Serata plumbea e piovigginosa, una di quelle in cui ti senti strappare l’anima dal di dentro, oppresso da una malinconia mortale.
Pedrin era il primo di una nidiata di dodici marmocchi, cresciuti all’ombra della grande casa
La chiamavano «Madame Pompadour»: aspetto matronale, portamento altero, grandi occhi, quasi……
“Ma fammi il santo piacere!”
“Ti dico che è così, non sarò mica scemo!”
Non meno ambiziosi dei loro conterranei erano quelli di Curiglia.
Don Callisto era giunto a Grantola nel fiore degli anni, rubicondo in viso e forte come una roccia
«Oh che storia mi tocca sentire!» sbottò il maresciallo Ducatoni della Finanza di Biegno, tormentandosi
Caterina, una ragazza già attempata, dal passato non propriamente limpido, era finalmente riuscita ad accalappiare l’uomo dei suoi sogni.
La vecchia sghignazzava: “Non la passerete liscia!”. Occhi vitrei e penetranti, labbra contratte in una smorfia beffarda,
Una lunga processione di rosarianti si inerpicava arrancando lungo i tortuosi sentieri della montagna, come capre al pascolo.
Oh povera Caruleu, quale sorte le fu mai riservata in quel fine giugno, così torrido, con l’aria irrespirabile e gli abiti che si appiccicavano addosso come francobolli!
UNA STRANA AVVENTURA Strade assolate di paese, pomeriggi infuocati di luglio: ai margini, rotolati nella polvere,